Black friday, amico americano
Black friday, amico americano. Lo abbiamo importato, come tante altre feste/usanze – una per tutti Halloween – ma lo abbiamo distorto. Distorto malamente.
Io me ne rammarico, perché trovo che la formula originale sia infinitamente più efficace e anche più divertente.
Per questo ho avuto voglia di parlarvene.
Ma, cominciamo dall’inizio.
Come nasce?
Era il 1924 quando la catena di distribuzione Macy’s organizzò a New York la prima parata per celebrare l’inizio degli acquisti natalizi il giorno successivo a quello del Ringraziamento.
Incredibilmente, già quella prima volta ben 10.000 persone seguirono la parata che fece sfilare persino alcuni animali, tra cui gli elefanti, dello zoo di Central park.
Da allora, ogni anno si tiene la Macy’s Thanksgiving Day Parade e ,dal 1953, viene trasmessa da NBC in tutti gli Stati Uniti.
Dal 1952, il giorno dopo il Ringraziamento è ufficialmente considerato l’inizio della stagione dello shopping natalizio nel paese.
Come funziona il Black friday (negli Usa)?
Allo scopo di fare una sorta di kick off degli acquisti natalizi, per il giorno del Black friday le grandi catene commerciali offrono eccezionali promozioni.
In genere, queste promozioni, sono valide solo su un numero ristretto di pezzi di ciascun articolo, per cui le persone che desiderano fare acquisti in occasione del Black Friday, in buona parte, trascorrono la notte fuori dal negozi!
Perché si chiama Black Friday?
Tra le varie versioni note, noi abbiamo deciso di adottare quella più romantica.
Il termine Black friday farebbe riferimento alle annotazioni sui libri contabili dei commercianti – quelli tenuti a mano – che venivano scritte in nero (guadagni) abbandonando il colore rosso che metteva in evidenza le perdite.
Per cui il venerdì nero non è altro che l’inizio del periodo più proficuo delle vendite. Anche se, in italiano, sembrerebbe un’espressione sinistra, si tratta di una locuzione foriera di cose belle!
PG
#BlackFriday
#QuelloVero
#Servizintegrati
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