Luisa Spagnoli e le donne nell’industria
“Chi corre verso il futuro dimenticando il suo passato smarrisce la propria identità”
Luisa Spagnoli (1877 – 1935), colei che ha introdotto le donne nell’industria e, per dirla con un termine attuale, ha creato il secondo welfare nelle sue aziende. Una donna che ha vissuto secondo regole sue.
E questo non è tutto.
È stata capace di immaginare prodotti che non esistevano. Per esempio, dopo aver fondato la Perugina ha inventato prodotti come il Bacio e la caramella Rossana.
La Perugina
Luisa, insieme al marito, aveva una piccola bottega in cui produceva confetti, quando nel 1907 fondò la Perugina coinvolgendo Francesco Buitoni, che allora produceva solo pasta.
Pochi anni dopo, durante la Prima Guerra Mondiale, quando gli uomini partirono per il fronte, la produzione della Perugina fu mandata avanti da donne che lei assunse e delle cui necessità si è preoccupata.
Introdusse nella sua azienda nursery in cui poter allattare, asili nido e scuole per far sì che le lavoratrici potessero coltivare serenamente sia la sfera familiare che professionale.
Organizzò, anche, diversi corsi di alfabetizzazione tenuti durante l’orario lavorativo. Inoltre, promosse balli, partite di calcio, gare, feste.
Avete presente GooglePlex? Una roba simile, accordata ai tempi di cui stiamo parlando.
Tra le straordinarie iniziative, quella più emblematiche, a nostro parere, sono l’istituzione del diritto all’allattamento e il congedo retribuito di maternità.
Finita la guerra, quando gli uomini tornarono dal fronte, non licenziò le sue operaie, tenne le une e gli altri.
Per Luisa, investire sulle donne fu davvero una priorità senza eguali e permise a molte lavoratrici di specializzarsi nella filiera industriale.
Per inciso, la Perugina, nata con 15 lavoratori, a fine della Prima Guerra Mondiale, sotto la direzione di Luisa, contava più di 100 dipendenti.
La moda
Passiamo dai dolci alla moda. Siamo nel 1928. Luisa diede vita ad un allevamento di conigli d’angora. Nello specifico, i conigli non venivano uccisi e neanche tosati, ma semplicemente pettinati, al fine di ricavare la lana d’angora per filati pregiati. Con questi filati venivano scialli e boleri destinati a rivoluzionare il settore dell’abbigliamento con produzioni raffinate, indossate dalle donne e dalle stelle dell’epoca. Sofia Loren, Anna Magnani, Esther Williams sono alcune tra le grandi attrici che vestirono le sue originali proposte.
L’allevamento arrivò a contare 250.000 conigli.
La vita privata
Pur essendo sposata ad Annibale Spagnoli da cui ebbe tre figli, l’uomo della sua vita fu Giovanni Buitoni.
Più giovane di lei di 14 anni, i due vissero una lunga relazione sentimentale. Nonostante fossero molto riservati in pubblico e non andarono mai a vivere insieme, Luisa visse intensamente il rapporto amoroso.
E fin qui i fatti.
Cosa ne pensiamo noi
Per noi Luisa è stata una donna eccezionale perché nella sua mente le donne e gli uomini sono sempre stati uguali. Lei non ha mai rivendicato un diritto per le donne… ha agito. Ha reso le donne parte di un processo produttivo, garantendo loro l’assistenza necessaria affinché potessero farlo.
La sua mente è sempre stata avanti, ha trattato situazioni che ancora oggi potrebbero essere spinose, nella massima naturalezza. Ha agito secondo le sue convinzioni noncurante del comune modo di pensare.
Questo lo ha fatto sia come imprenditrice che come donna. Infatti, anche nella sua vita privata si è comportata come una donna libera, libera di pensare e fare ciò che più le sembrava giusto.
E tutto ciò, senza sbandierarlo, farne una lotta, usarla come vessillo ecc.
Non per nulla i suoi figli (tutti maschi) hanno continuato a gestire l’azienda, dopo la sua prematura morte, con lo stesso stile avanguardista della madre.
Deve essere stata un grande esempio e vorremo tanto lo fosse ancora!
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