Rosa Parks si è messa a sedere
“Rosa Parks mettendosi a sedere, si era alzata per difendere i diritti di tutti e la dignità dell’America”
(Bill Clinton)
Rosa Parks, nera, di professione sarta (Tuskegee 04/02/1913 – Detroit, 24/10/2005)
Il fatto
Era il primo dicembre del 1955, siamo a Montgomery – Alabama – USA, Rosa si è messa a sedere nell’ormai mitico Bus 2856 e non si è alzata per cedere il posto ad un bianco.
Niente gesti eroici, niente cartelloni, niente violenza, niente altro che normalità. Non si è alzata.
Questo semplice gesto – che le è valso un arresto e un processo – è stata la miccia che ha fatto esplodere la bomba della protesta contro la segregazione razziale. Infatti, da questo episodio partì il Montgomery Bus Boycott. Stiamo parlando del boicottaggio dei mezzi pubblici a Montgomery da parte della popolazione nera iniziato il 5 dicembre – data di inizio del processo a Rosa.
La protesta
Con un volantinaggio degno di un’operazione di guerrilla marketing, in poche ore, tutta la comunità nera di Montgomery seppe del boicottaggio. Martin Luther King e gli altri leader neri decisero di non limitare a un solo giorno ma di procedere a oltranza, finché non fossero state accettate proposte minime come quella di poter prendere posto sui bus secondo l’ordine di salita.
Migliaia di persone aderirono e questo evento durò fino al 26 dicembre 1956, per un totale di 381 giorni. Anche i tassisti neri contribuirono alla protesta abbassando le tariffe al livello dei biglietti dei bus.
Essendo gli utenti neri i maggiori fruitori del servizio pubblico, l’azienda di trasporti Montgomery andò rapidamente in rosso. Intanto, gli eventi legati a questa città ebbero visibilità in tutti gli Stati Uniti.
Ad oggi, questa viene riconosciuta come la più importante manifestazione non violenta del movimento per i diritti civili.
La corte suprema
Così, del processo alla Parks si occupò la Corte Suprema degli Stati Uniti, che il 13 dicembre 1956, all’unanimità, dichiarò incostituzionale la segregazione sui mezzi pubblici.
Il boicottaggio terminò quindi il 21 dicembre ed all’arrivo del primo autobus in città, vi salirono Martin Luther King, Edgar Nixon, Ralph Abernathy e Glenn Smiley, un reverendo bianco che sedeva al fianco del futuro premio Nobel.
La società civile, grazie alla Parks, fece un grande, grandissimo passo avanti.
Lei, però, perse il lavoro e dovette trasferirsi a Detroit. Ma ormai il più era fatto.
Le sue frasi storiche
“Dicono sempre che non ho ceduto il posto perché ero stanca, ma non è vero. Non ero stanca fisicamente, non più di quanto lo fossi di solito alla fine di una giornata di lavoro […]. No, l’unica cosa di cui ero stanca era subire.”
“Non devi mai avere paura di quello che stai facendo quando sei nel giusto.”
Curiosità
Il bus GM 2857 è custodito dal muse Henry Ford di Dearborn – Michigan.
Di lì è passato l’allora presidente Obama, le sue parole: “Sono rimasto semplicemente seduto per un momento e ho riflettuto sul coraggio e sulla tenacia che fanno parte della nostra storia recente e che sono rappresentate a volte da persone sconosciute“.
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